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Schegge&Racconti
Edoardo Camurri e Gabriele Portoghese su Juan Rodolfo Wilcock: ritratto e letture
info e orari
ore 16.00
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Molti conoscono Juan Rodolfo Wilcock per la sua “mostrificazione” della realtà, fatta attraverso i suoi racconti brevi, visionari ed eleganti. Ma lo scrittore argentino, che a metà della sua vita cambiò patria e persino lingua, esordì scrivendo in poesia e la poesia lo ha accompagnato per tutta la sua esistenza. A Buenos Aires aveva lasciato, oltre ai suoi amici e numi tutelari Jorge Luis Borges, Bioy Casares e Silvina Ocampo, anche sei raccolte di versi. Proseguì a scriverne in Italia, dove si stabilì prima a Roma, intraprendendo una carriera da traduttore, e poi nella provincia, a Velletri e Lubriano. Gabriele Portoghese legge una piccola selezione delle sue composizioni poetiche, caratterizzate dal timbro agrodolce e dalla profonda eleganza tipiche del suo stile, lo stile di un autore a cavallo tra più mondi espressivi.
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