Progetto realizzato in collaborazione con Fabulamundi
FABULAMUNDI. Playwriting Europe è un progetto europeo che coinvolge teatri, festival e organizzazioni culturali in Italia,
Francia, Germania, Spagna e Romania. Dal 2012 Fabulamundi ha l’obiettivo di promuovere e sostenere la drammaturgia contemporanea dando un contributo alla creazione di un teatro europeo che raccolga esperienze, contenuti e pratiche distintive
di ogni paese, stimolando la circolazione delle drammaturgie e dei testi, oltre che degli artisti e degli operatori, al fine di creare
una dimensione culturale Europea condivisa.
FABULAMUNDI. Playwriting Europe riceve nel biennio 2015 – 2016 il finanziamento europeo del Programma Creative
Europe 2014- 2020 e per il triennio 2015 - 2017 il finanziamento del MiBACT per le azioni trasversali – promozione – progetti di ricambio generazionale.
Finalità e obiettivi
- La promozione della cultura e della drammaturgia locali
- Il dialogo interculturale
- La promozione degli autori
- La creazione di un network di professionisti coinvolti nel progetto, in collaborazione
con le scuole di teatro e le accademie d’arte drammatica. - Stimolare la circolazione delle drammaturgie e dei testi
Le date e gli orari
Il laboratorio si terrà al Teatro India dal 3 novembre al 1° dicembre 2016
Gli incontri saranno 9 e si terranno di mattina (dalle ore 10.00 alle ore 12.30) nella Sala India In (ingresso artisti, via dei Pierantoni,6), secondo il seguente calendario:
- giovedì 3 novembre
- lunedì 7 novembre
- giovedì 10 novembre
- lunedì 14 novembre
- giovedì 17 novembre
- lunedì 21 novembre
- giovedì 24 novembre
- lunedì 28 novembre
- giovedì 1 dicembre
Il laboratorio prevede una restituzione al Teatro India, Il venerdì 2 dicembre (con orario da definire)
Come prenotare
Per chi è interessato, può scrivere a roberta.urbani@teatrodiroma.net o al numero 06.684000310
dal lunedì al venerdì (fino alle 17)
Nell’edizione in corso, Fabulamundi ha come tema "Crossing generations", ponendo al centro del lavoro il confronto tra le generazioni e il ricambio generazionale degli artisti.
Nei testi selezionati, il confronto tra le generazioni viene esaminato in tutte le possibili accezioni e diviene l’elemento caratterizzante per le attività creative e il coinvolgimento del pubblico. Si pone quindi l'accento su un tema urgente che riguarda il cambiamento del nostro sistema, a cui spesso corrispondono diversi cliché sociali: mentre le nuove generazioni spesso rappresentano una categoria sociale che ha perso la certezza e la solidità rispetto al mondo precedente, le vecchie generazioni soffrono di una sorta di esclusione dalla vita presente.
I giovani artisti, che siano essi drammaturghi, attori, registi o traduttori, sono la forza propulsiva del progetto FABULAMUNDI. Playwriting Europe. Sostenere e promuovere la drammaturgia contemporanea vuol dire non solo rendere noti all'estero gli autori già affermati nel proprio paese ma avere una particolare predisposizione nello scoprire e sostenere i giovani scrittori, dando la possibilità di accrescere le loro capacità attraverso l'incontro con artisti e pubblici provenienti da culture differenti. La selezione di testi avvenuta nelle 5 nazioni partner del progetto, vede convivere autori affermati con quelli emergenti, dando a tutti la possibilità di entrare a far parte del catalogo comune e quindi di veder rappresentato il proprio lavoro all'estero. I drammaturghi sono così chiamati a lavorare fianco a fianco con attori e registi di chiara fama e/o provenienti da scuole di teatro e accademie appartenenti al network.
Nel secondo anno, il progetto FABULAMUNDI. Playwriting Europe/Teatro di Roma prosegue con la creazione di un percorso in cui la drammaturgia contemporanea incontra una forma espressiva diversa e dei nuovi interlocutori. Partendo dal testo Dancefloor Memories dell’autrice francese Lucie Depauw, verrà creato un laboratorio di danza, tenuto dalla danzatrice e coreografa Silvia Rampelli, che vedrà come protagonisti gli anziani e abbonati, da sempre coinvolti nelle attività del Teatro di Roma.
La danza - intesa come pratica finalizzata alla stimolazione delle funzioni motorie, alla riorganizzazione delle stesse, del vissuto, dell'immagine corporea e del complesso delle componenti che formano l’identità della persona - diviene il mezzo per indagare un testo dove il dialogo e la narrazione si incrociano tra ricordi di giovinezza e il desiderio di sfidare la vecchiaia, per vivere appieno la propria vita e il reciproco amore.
Le innumerevoli tematiche trattate divengono un punto di partenza e un pretesto per promuove l’ascolto – del proprio stato e del proprio tempo personale -, favorendo la capacità di concentrazione, la condivisione empatica, la consapevolezza e l’identificazione con il sé corporeo.
Il progetto vuole offrire l’opportunità a un gruppo di anziani di interrogarsi su tematiche universali e di vivere la propria condizione fisica con pienezza in un contesto sicuro, guidato, non giudicante e di condivisione.
Silvia Rampelli – coordinatrice didattica e operatrice
Laurea in filosofia del linguaggio presso La Sapienza - Università di Roma.
Formazione in danza contemporanea in Italia e Francia.
Master post lauream “Artiterapie - musicoterapia, danzamovimentoterapia, arti grafiche e plastiche, teatroterapia: metodi e tecniche di intervento”, Facoltà di Scienze della Formazione, Università Roma Tre, di cui attualmente è docente.
L’attenzione verso i linguaggi sfocia in ricerca e applicazione.
Pratica artistica: dal 1990 approfondisce l’esperienza della presenza performativa, spingendo la riflessione sul dato umano come oggetto estetico-conoscitivo. Dal 2002 intraprende una personale ricerca sulla natura dell’atto performativo, realizzando numerose creazioni, presenti nei più importanti festival in Italia e in Francia, Bosnia, Stati Uniti, premiate con riconoscimenti, quali: “Enzimi Danza per rigore e originalità creative”; “Generazione Scenario 2003”, “Premio per la specificità e l’originalità del linguaggio e delle tecniche corporee” all’International Teaterfest di Sarajevo; “Movin’Up 2004”, Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani. Nel 2005 viene prodotta da La Biennale di Venezia, diretta da Romeo Castellucci, manifestazione insignita del Premio Speciale Ubu 2006 “per il rinnovamento apportato ai concetti di festival e di teatro” e successivamente dal Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale di Pontedera Teatro.
Pratica pedagogica: dal 1996 conduce laboratori e seminari nell’ambito della danza performativa e di ricerca nelle principali città italiane. Partecipa al progetto di formazione internazionale “Spanning the century 96-06”, presso La Maison du Butoh Blanc in Francia. Partecipa come docente al progetto “Nuovi spazi per la danza contemporanea” promosso dall’Eti - Ente Teatrale Italiano e al progetto “Memorie nel presente”, promosso dal DAMS – Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo, Università Roma Tre.
Ha realizzato interventi di danzamovimento in contesti specifici: bambini in età prescolare, scuola secondaria di primo grado per ragazzi con deficit uditivo, motorio, disagio sociale e anziani.
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