TEATRO ARGENTINA, Sala Squarzina
Ingresso libero
Partecipano
Roberto Alpi, Carlo Alighiero, Francesca Benedetti, Vincenzo Bocciarelli, Gigi Bonfanti, Pietro Carriglio, Elena Cotta, Emma Dante
Masolino D’Amico, Oreste De Fornari, Massimo De Francovich, Massimo De Rossi, Micaela Esdra, Vittorio Franceschi
Alessandro Giupponi, Franco Graziosi, Roberto Herlitzka, Carlo Infante, Glauco Mauri, Pino Micol, Corrado Olmi, Umberto Orsini
Giuseppe Pambieri, Piero Maccarinelli, Elena Mannini, Norma Martelli, Michele Mirabella, Massimo Palazzini, Velia Papa
Massimo Popolizio, Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini, Alarico Salaroli, Stefano Santospago, Maurizio Scaparro, Lia Tanzi,
Gabriele Vacis, Milena Vukotic, Giancarlo Zanetti.
L’incontro è a cura di Valeria Paniccia.
Filmati, immagini e testimonianze di chi l’ha amata animeranno l’incontro che si terrà nella Sala Squarzina lunedì 16 novembre (il giorno dopo il compleanno di Valeria Moriconi) alle ore 16.
Quella di Valeria Moriconi con il Teatro è una lunga storia d’amore totale e assoluta. A dieci anni dalla sua scomparsa per ricordare un mito della scena italiana il suo ricordo avrà il sapore di una festa. Quelli che l’hanno conosciuta, infatti, hanno nel cuore e negli occhi la sua tempestosa gioia di vivere.
Valeria Moriconi, artista battagliera, innovativa e rivoluzionaria ha sempre sfidato il mondo, dentro e fuori dal palcoscenico.
Nata a Jesi, attrice di teatro, cinema, televisione e doppiaggio, esordisce in palcoscenico con Eduardo De Filippo e Luchino Visconti, dopo un decennio di carriera cinematografica in ruoli minori (accanto a Totò, Fabrizi, Manfredi, Sordi, Giannini), diretta da Lattuada, Bolognini, Allégret, Comencini.
Fonda la “Compagnia dei Quattro” e inizia il suo sodalizio che dura un quindicennio con il regista Franco Erniquez, con cui realizzerà sedici spettacoli. Recita in un vastissimo repertorio di personaggi (oltre duecentocinquanta) che comprende testi classici e contemporanei, molti dei quali sono prime assolute italiane (Rosencrantz e Guildestern di Stoppard o Il rinoceronte di Ionesco). Diretta da Cobelli, Trionfo, Ronconi, Missirioli, Sequi, Marcucci, Scaparro, Salveti, Maccarinelli, è stata protagonista accanto a Orsini, Mauri, Scaccia, Ferrari, Pani, De Francovich, Micol, Ferzetti, Herlitzka, Rigillo, Venturiello.
In televisione è protagonista di sceneggiati come Resurrezione di Tolstoy e il Mulino del Po. È la prima e unica donna in Italia a fondare un teatro Stabile (Teatro delle Marche). Ha ideato rassegne, inaugurato nuovi spazi (tra cui il Teatro Alle Cave di Sirolo, duemila posti in una cava abbandonata sul Monte Conero) e diretto teatri, come il Teatro Flaiano di Roma. Il suo grande temperamento la spingerà a sfide impossibili come l’interpretazione di Filumena Marturano in napoletano (350 repliche) o allestimenti in lingua americana accanto ad attori americani, a Los Angeles. Premiata a lungo con riconoscimenti importanti, la sua carriera ha segnato la Storia del Teatro del Novecento. Considera il suo mestiere un artigianato. E crede nella necessità di migliorarsi e migliorare il teatro. Recita in tutto il mondo: Mosca (il finale di Mirandolina ne La Locandiera lo recita in russo), San Pietroburgo, Kiev, Varsavia, Budapest, Londra, Praga, Parigi, Pechino, New York, Los Angeles, San Francisco.
Il Centro Studi Valeria Moriconi, diretto dalla Fondazione Pergolesi Spontini, a Jesi, dove sono raccolte le sue memorie, i copioni e le lettere scritte dall’attrice marchigiana, ha aperto il prezioso archivio, fornendoci per l’occasione documenti inediti.
Foto di Tommaso Le Pera
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